Patologia endocrina del gatto

Che cos'è l'Ipertiroidismo Felino?
L’ipertiroidismo è una patologia endocrina molto frequente nel gatto anziano secondaria a un aumento della produzione di ormoni da parte della tiroide. E' dovuta alla presenza di noduli tiroidei solitamente benigni che possono generalmente essere apprezzati alla palpazione della regione ventrale del collo.
Cone si manifesta?
Si manifesta con segni e sintomi generici di cui i più frequenti sono l'aumento della fame associato però a dimagrimento e l'aumento della sete; anche sintomi gastroenterici ricorrenti quali il vomito e la diarrea possono essere riconducibili all'ipertiroidismo così come alterazioni comportamentali di irrequietezza o iperattività. Può essere presente una concomitante cardiomiopatia soprattutto se lo stato di ipertiroidismo è presente da tempo.
Data la vasta gamma di sintomi possibili, la diagnosi si effettua tramite una attenta palpazione della tiroide in occasione delle visite cliniche e la misurazione della concentrazione di ormone tiroideo (T4) nel sangue.
Come intervenire?
La terapia va concordata con il medico in base all'età del gatto, alle sue condizioni generali e allo stadio della malattia (concomitante presenza di patologia cardiaca e/o renale).
La terapia d'elezione, purtroppo non sempre attuabile, prevede la somministrazione di iodio radioattivo in centri specialistici al fine di bloccare selettivamente le cellule tiroidee che sovraproducono ormoni tiroidei; in caso di condizioni cliniche favorevoli è in alternativa possibile l'asportazione chirurgica della tiroide sebbene l'intervento vada accuratamente pianificato con il proprio veterinario.
In caso di gatti molto anziani o con altre patologie in corso, è possibile attuare una terapia farmacologica con la somministrazione per via orale a vita di un farmaco in grado di bloccare la sintesi di ormone tiroidei (metimazolo). E’ importante controllare la funzionalità renale dell’animale sia prima sia dopo l’inizio della terapia in quanto la correzione dell’ipertiroidismo può rendere manifesta una insufficienza renale cronica già presente.
Infine è possibile somministrare una dieta specifica esclusiva priva di Iodio sebbene la sua efficacia richiede ancora ulteriori studi scientifici.